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Basilicata: anima e cuore...

Aggiornamento: 17 mag 2020

Viaggio elettrico alla scoperta di luoghi unici #lucania #basilicata #tesla #matera2019


"ON THE ROAD" ... sempre.

Questa volta l'avventura è guidata dal cuore. Per un viaggio fuori stagione, verso la Lucania o Basilicata ; alla ricerca dell'Italia nascosta.

Comunque la si voglia chiamare l'origine del suo nome è legata al crocevia dei popoli (Greci, Romani, Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Borboni...) che hanno attraversato e vissuto questa splendida lingua di terra tra il tacco e la punta dello Stivale.


Pasquale ci porta nelle sue Terre d'origine per un breve tour, intenso di emozioni, bellissimi scorci e ricco di borghi autentici con tanta voglia di riscatto.

In questa Regione non esistono Supercharger (stazioni di ricarica Tesla ad alta velocità)... la prendiamo con filosofia ; amiamo i ritmi lenti.

La situazione delle colonnine Enel X è in piena espansione. Inoltre diverse strutture ricettive hanno installato colonnine private di ricarica. Per alcuni piccoli B&B invece, la sola richiesta del parcheggio con una shuko risulta una domanda aliena.

Fortunatamente, le distanze sono relativamente brevi, e l' autonomia della nostra Tesla Model 3 (circa 500 Km) ci ha permesso di viaggiare senza troppi pensieri. La programmazione degli spostamenti ha richiesto solo un po' più di tempo in fase organizzativa.

Il turismo elettrico al SUD sta diventando una vera realtà.


Direzione Maratea

Ore 06:00, partiamo da Bologna , con la speranza di godere in tempo del tramonto su Maratea. Siamo ormai in autunno e le ore di sole si sono ridotte!

Anche questo nostro tour è stato pianificato grazie al portale abetterrouteplanner.com : la tratta è lunga circa 780 Km che percorreremo in poco più di 7 ore e prevederà 3 soste di ricarica ai seguenti Supercharger : Firenze, Magliano Sabina e Mercato San Severino.


Arriviamo a Firenze, la sala colazioni del Novotel dov'è situato il Supercharger Tesla è affollatissima di turisti. Preferiamo accomodarci al bar situato nel complesso di fronte. "Il tempo di un caffè" (20 min) che la batteria è già al 90%. Con il potenziamento della rete Supercharger carichiamo dal 20% al 60% con una potenza Max di 150 kW. La versione evoluta dei Supercharger V3 (non ancora sbarcata in Europa) permetterà a breve una ricarica ancora più rapida (fino a 250 kW).


A Magliano Sabina il Supercharger è situato all'interno del Ristorante Hotel "La pergola". Peccato essere fuori orario per il pranzo in quanto la specialità della cucina è la carne alla griglia! Ci siamo riproposti di assaggiare le loro prelibatezze in un prossimo viaggio. Anche qui, tempo di due spremute e relax nella hall della locanda in stile classico che si riparte.


La barriera di Salerno è l'ultimo tratto di strada a pagamento. L'autostrada Salerno Reggio Calabria che percorriamo da questo punto è GRATIS, ma occhio a non superare i limiti di velocità con Vergilius ovvero un sistema che combina le funzionalità Tutor ed Autovelox.

Il traffico è scorrevole ed il sole risplende ; l'ultima tappa di ricarica è a Mercato San Severino. Il Park Hotel dov'è situato il Supercharger è vicinissimo all'uscita autostradale ed ha un giardino bellissimo dove gustare un aperitivo.



La Riviera di San Biagio

Per una trentina di chilometri la Basilicata si affaccia sul mar Tirreno: un luogo unico ricco di spiagge nascoste con una natura rigogliosa sullo sfondo ed il Monte San Biagio dove svetta imponente la statua del Redentore costruita tra il 1963 ed il 1965.

Perché il nome Maratea ? Esistono due scuole di pensiero entrambe filoelleniche. Una fa riferimento al termine "Marathus" che in greco significa la pianta del finocchio selvatico. "Marathia" (nel dialetto il nome è ancora questo) è il luogo in cui cresce il finocchio selvatico.

La seconda tesi invece ritiene il nome composto da "maris" (latino) e "thea" (greco) ovvero "Vista del Mare".


Per chi ci conosce, lo ripetiamo sempre: qui al Sud, abbiamo la "California d'Europa" ;)

Di fronte a questo spettacolo, ci fermiamo a contemplare la bellezza dirompente della natura del Sud, respirando l'aria piena di salsedine godendo di temperature miti.

Per gli appassionati di immersioni, nelle immediate vicinanze dell' isolotto di Santo Janni, è possibile esplorare il più grande giacimento del Mediterraneo di anfore romane affondate. Segno delle frequentazioni mercantili dell'epoca.

Oltre ad incontrare il drago di Santo Janni: NON è una LEGGENDA!

Negli anfratti rocciosi si trova infatti questo lucertololone dai colori blu e verde sgargianti.


A Maratea alloggiamo presso l'hotel Borgo La Tana. Un confortevole resort a gestione familiare che produce parte della sua energia grazie all'impianto fotovoltaico e dove durante la notte ricaricheremo gratuitamente (ancora per poco) la nostra auto grazie alla colonnina di ricarica installata in parcheggio.



Voglia di adrenalina? Provate a percorrere i tornanti che conducono al Belvedere sul Monte San Biagio. Assolutamente da fare una volta nella vita anche se soffrite di vertigini!

È il prezzo da pagare per godere del tramonto sul Golfo di Maratea, nonché del suo silenzio surreale! (ovviamente fuori stagione ; nei mesi estivi è attiva una navetta).

Non siamo a Rio de Janeiro ma a MA RA TEA! È qui che ci accoglie a "braccia aperte" il Redentore. Alta ben 21 metri, la colossale scultura rappresentante il Cristo, sovrasta città, le frazioni e le sue spiagge. Con il naso all'insù accogliamo il suo benvenuto.

Per la storia, fu donata dall'industriale biellese Stefano Rivetti (innamorato di questa zona) e creata dallo scultore toscano Bruno Innocenti.


Carichiamo un po' la batteria scendendo dal Belvedere (solo chi ha la macchina elettrica potrà capire), direzione: centro storico di Maratea.

All'entrata del paese ci colpisce, con un pò di perplessità, la scritta "cittadella della tutela ambientale"!

Le tante auto che accedono al cuore del borgo antico ci lasciano una perplessità. Decidiamo di parcheggiare fuori centro per godere della passeggiata, alla ricerca della cena!

L'albergatore dove alloggiamo spiegherà che l'isola pedonale è attiva solo d'estate. A questo punto ci chiediamo perché non preservare sempre le bellezze del nostro paese anche in altri periodi ?


Siamo affamati, intorno a noi, tutte le serrande sono chiuse ... la bassa stagione, in queste zone turistiche, ci lascerà mica a stomaco vuoto?

In mezzo ai vicoletti della cittadina, incontriamo uno dei pochi temerari di nome Sebastiano. Questo giovane Lucano, ha aperto la sua locanda "La Merenderia" da pochissimo. Decidiamo di fermarci per gustare deliziose birre artigianali, insieme a prelibati salumi e formaggi locali. Il gusto inconfondibile di queste terre tra Basilicata e Calabria è pazzesco. Dal finocchietto selvatico al peperoncino, pure delizie in una cornice unica.


Durante la notte, carichiamo la macchina al massimo per poter affrontare le prossime avventure. Al mattino seguente decidiamo di far una tipica colazione in piazza Buraglia, nel cuore del centro storico. Tra Sole, vita e chiacchiere di paese, noi ci gustiamo i ritmi locali.


La giornata è splendida e decidiamo di rilassarci nelle calette più belle di Maratea.

I lidi sono dei veri e propri giardini terrazzati caratterizzati da fitta vegetazione e profumatissime piante tipiche della macchia mediterranea.

Degne di nota:


Spiaggia Nera caratterizzata da piccolissimi sassolini neri di origine vulcanica

Spiaggia di Fiumicello caratterizzato da mare turchese e cristallino dove svetta maestoso lo scoglio di Calicastro

Spiaggia d'a Gnola (Castrocucco) una delle poche con litorale sabbioso sovrastata dalle rovine del castello di Castrocucco

Spiaggia di Calaficarra o spiaggia del fico è caratterizzata da un lido misto di ghiaia e ciottoli scuri ricca di piccole grotte terrestri visitabili.



Verso il Parco Regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane


Lasciamo Maratea per dirigerci verso il cuore della regione. Andiamo ad esplorare il polmone delle Dolomiti murgiche. Da Pietrapertosa verso Castelmezzano dove la vetta più alta raggiunge i 1319 mt. con il monte Impiso.


Avrete mai sentito parlare del bellissimo Volo dell'Angelo.. Come "visitare" i due borghetti alla velocità della luce? Noi rispondiamo sospesi ad un filo di acciaio, volando!

Eh bene NO, questa volta non vedrete le nostre facce post ADRENALINA !

Durante i mesi di Ottobre e Novembre si vola solo il Week End 😱


Sulle Dolomiti Lucane come in Nepal! Chi vuole misurarsi con le proprie forze e con quelle della natura (munito dell’attrezzatura obbligatoria), è possibile affrontare i circa 1800 metri di strada ferrata tra dirupi, fossi, gole e pareti rocciose. Lungo il percorso si potrà inoltre vivere l’esperienza di attraversare un “Ponte Nepalese”.



Trascorreremo la notte nella bellissima Casa di Penelope e Cirene ; nel borgo più alto della Basilicata : Pietrapertosa o "pietra forata" per via della presenza del foro in una grande rupe, visibile dalla città. Uno dei primi B&B in Basilicata come ci racconta Teresa. Da lei, si respira passione per l'arte ed ospitalità con "souvenirs" provenienti da tutto il mondo. La vista dal balcone della nostra camera è davvero unica ed i materiali di recupero che la arredano, rendono l'atmosfera autentica e forse un po retrò. Sceglierete voi quando ci andrete.

Il calore dei suoi 900 abitanti, traspare nel film "Un Paese quasi perfetto" girato nel 2016 e che lo ha reso ancora più famoso. L'avete già visto?

NB: LAVORI IN CORSO per il parcheggio riservato alle auto elettriche con la predisposizione di una colonnina.



Le temperetaure sono davvero estive per fare un bel trekking. Tra le tante proposte di passeggiate nella natura inviateci dalla Proloco e la "luce", decidiamo di percorrere il Sentiero delle 7 pietre. Un percorso letterario che ripercorre un antico sentiero contadino che collega Pietrapertosa a Castelmezzano.

Il sentiero trae ispirazione dai racconti tramandati oralmente di generazione in generazione e dall'immaginario collettivo su cui si fonda il testo "Vito Ballava con le streghe" di Mimmo Sammartino. Vi consigliamo di acquistare il libro e leggere questa favola prima di recarvi e sarà ancora più coinvolgente. Fidatevi!


Lungo il tratturo di circa 2 Km è possibile fruire di tre percorsi in parallelo:

La passeggiata letteraria

Il percorso “visionario”

L’itinerario paesaggistico


Il trekking si conclude "in tempo in tempo" quando l'ultimo raggio di sole si nasconde dietro i pinnacoli. All'imbrunire il Borgo di Pietrapertosa si illumina di una luce calda, e magica ; non per nulla i suoi abitanti lo chiamano "il nostro presepe".

Per la cena, non abbiamo tante alternative vista la bassa stagione. Siamo comunque super fortunati, e prenotiamo "Al Becco della Civetta" nel paese di Castelmezzano. Le foto parlano da se!

Aneddoto: chi dice viaggio dice avventura! Prima di andare al ristorante scopriamo che la via più breve per raggiungere Castelmezzano è chiusa per lavori! Siamo costretti a fare il giro più lungo verso Accettura. A questo punto ci tocca fare i conti con l'autonomia della batteria in quanto in questi borghi non caricheremo l'auto ed il giorno successivo il tour continuerà. Partiamo per 40 minuti di avventura all'interno del Parco, dove avvistiamo volpi, scoiattoli nonché la regina : la mucca Podolica (alt. media 2M corna comprese) allo stato brado.


Dimentichiamo i 30 minuti di strada infernale, grazie alla cena tipica Lucana. Qui il binomio raffinatezza ed abbondanza è realtà. I prodotti locali nonché presidi Slow Food sono accuratamente scelti. Ci sentiamo a casa ed innaffiamo la cena con un Aglianico del Vulture della Cantina di Venosa.

Abbiamo assaggiato una purea di fave con cicoria ripassata, dei cavatelli fatti a mano con ragù di salsiccia, funghi cardoncelli e castagne, degli strascinati fatti a mano mantecati con cacioricotta e peperoni cruschi ed un ottimo agnello delle Dolomiti con patate al forno e finocchietto selvatico.

Alla fine tra la discesa e la salita, il percorso di andata e ritorno tra Pietrapertosa e Castelmezzano ci ha fatto perdere solamente il 5% di carica.


Matera capitale Europea della Cultura 2019


Ripartiamo alle 09:00 da Pietrapertosa con una percentuale del 45%. Matera dista solamente 80 Km ed il tragitto soprattutto per la discesa dai monti ci farà raggiungere la media di consumo più bassa del viaggio (104 Wh/km).

A Matera sfrutteremo la colonnina di Enel X (di via Lucana a soli 50mt dal centro storico).

Dichiarati Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall' Unesco dal 1993, I Sassi di Matera sono un complesso labirinto che disorientano ed affascinano allo stesso tempo. L'abitato ha come sfondo la gravina ovvero un canyon semidesertico che caratterizza il territorio carsico della Murgia, dove è possibile vedere le grotte utilizzate come sepolture già in età del ferro.

Lo sperone roccioso su cui sorge il rione Civita e che ospita la cattedrale romanica divide i Sassi in due parti: Il Sasso Barisano, ubicato lungo la strada che uscendo dalla città proseguiva verso Bari, contiene portali scolpiti e fregi. Il Sasso Caveoso, che guarda a sud verso Montescaglioso, ricorda la forma della cavea di un teatro, con le abitazioni disposte a gradoni.


Un vero è proprio scrigno che custodisce storia, e promuove cultura insieme all'inconfondibile gastronomia locale. Ogni anno, turisti da tutto il mondo vengono ad apprezzare i gioielli di questa terra.

Ricordatevi, fino al 30 Novembre 2019 è possibile ammirare nelle vie cittadine ed in alcuni punti della città la mostra speciale di Dalì: "La persistenza degli opposti".


Durante la nostra passeggiata incontriamo Nicolò un simpaticissimo ragazzo down insieme ad Uccio. Entrambi stanno dipingendo con molta pazienza delle bellissime statuine in terracotta per il presepe. Ci spiegano che lavorano per la cooperativa sociale Oltre L'arte e ci invitano a visitare le bellissime chiese rupestri di cui la cooperativa gestisce gli ingressi.


Per un po' di sano shopping enogastronomico vi segnaliamo la bottega storica "Il Buongustaio" che vende solo prodotti locali di primissima qualità. Noi abbiamo fatto scorta di Caciocavallo Podolico: una rara prelibatezza prodotta dall'Azienda Agricola Palumbo di Montemilone (PZ) e legumi della Murgia Materana. Questo regno del gusto ha anche uno shop on line ed effettua spedizioni in tutto il mondo per i nostalgici delle eccellenze lucane.



Avete mai visto 100 galline (in realtà 98 perché di due sono rimaste solo i cocci) in decorazione di una città ? A Matera l'installazione di Francesca Pastore sta suscitando un enorme successo. Impossibile non sorridere o sognare, attraverso le coloratissime storie  che le allegre pollastre custodiscono sulle loro pance. Storie che raccontano di pesci e aquiloni in volo, arcobaleni e campi di grano, fino alle case bianche dai comignoli fumanti che ricordano Pisticci, il paese della provincia materana dove è nata l'artista.

Con la magica atmosfera della città all'imbrunire salutiamo Matera e ci dirigiamo verso Venosa.


Venosa città di Orazio


Ultima tappa non meno importante la dedichiamo a questa bellissima cittadina che fa parte del Club dei Borghi più belli d'Italia ; patria del poeta latino Quinto Orazio Flacco.

Le colonnine di ricarica pubbliche (Enel X) più vicine sono a Rapolla a soli 15 minuti da Venosa mentre se avete una Tesla come noi vi suggeriamo di pernottare presso il Destination Charging Resort San Barbato ubicato a Lavello (PZ) a soli 20 minuti di distanza.


Da non perdere:


NOTARCHIRICO sede di un parco paleolitico in cui è stato ritrovato il più antico resto umano d'Europa (femore di donna) risalente a più di 300.000 anni fa e numerosi resti di animali tra cui elefante antico, bisonte e rinoceronte.


CATACOMBE Le catacombe ebraiche sono situate sulla collina della Maddalena, in una zona periferica di Venosa. Datate tra il III e il VII secolo d.C. Accanto a tali catacombe, vi è un'altra struttura che ospita quelle cristiane, testimonianza di convivenza pacifica tra ebrei e cristiani.


PARCO ARCHEOLOGICO: Situato accanto alla Chiesa Incompiuta della Santissima Trinità, è possibile visitare il complesso termale, articolato in diversi ambienti come il “frigidarium”, composto da un mosaico pavimentale raffigurante animali marini e il “calidarium”, il bagno caldo con piccoli pilastri in mattone. Di fronte è possibile ammirare l'anfiteatro romano.


CASTELLO ARAGONESE costruito nel 1470 dal duca Pirro del Balzo, nel punto ove sorgeva l'antica Cattedrale. Nel seicento, il castello da fortezza fu trasformato in dimora signorile dai Gesualdo. Ha una pianta quadrata, con torri a forma di cilindro ed è circondato da un fossato mai riempito d'acqua. Al suo interno vi sono la Biblioteca Comunale e il Museo Archeologico.


A contatto con la natura ... sempre, per il suo rispetto!

Siamo qui per vivere una vera esperienza bucolica: la raccolta delle olive.

L'abbacchiatore elettrico (alimentato con batteria da 70 Ampere) ci aiuterà nel lavoro.

La raccolta a stretto contatto con la terra (in tutti sensi della parola) ci regala emozioni ; non stiamo però ad elencare la quantità di dolori muscolari che ci hanno accompagnato dopo (anche per sportivi come noi).


La soddisfazione più grande è al frantoio quando vedi sgorgare l'oro verde, che hai prodotto con la varietà di olive che i tuoi nonni hanno sapientemente piantato...


Prima della ripartenza a soli 15 Min da Venosa abbiamo visitato l'azienda zootecnica F.lli Palumbo per vedere dal vivo come nasce il Caciocavallo Podolico un arte che i due fratelli Michele e Vincenzo tramandano da 3 generazioni.


Visitate questa splendida terra. Un viaggio d'altri tempi con una macchina del presente.!


Come sempre potete scoprire più dettagli, altre foto e video nella sezione Instagram Sories dedicata alla Basilicata.





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